CENTRO DI RICERCA PER LO STUDIO DEL PENSIERO MERIDIONALISTICO

Sulle orme del lungo Ottocento meridionale

Balvano

La storia

Le origini di Balvano risalgono al I secolo d.C., con i primi insediamenti nella zona ad opera dei Longobardi. Furono questi a costruire il castello, intorno al quale si è andato poi sviluppando il centro urbano di Balvano.

Eletta contea sotto i Normanni, nel XII secolo entrò a far parte del Principato di Salerno.

Tra gli eventi principali della storia del paese va certamente ricordato l’ingresso in paese, il 23 novembre 1861, delle bande brigantesche di Crocco e Borjes, che raggiunsero Balvano dopo essere state cacciate da Muro. Gli accordi presi tra Crocco e le autorità di Balvano, permisero di mantenere l’ordine.

Il 3 marzo 1944 a Balvano ebbe luogo il più grave disastro ferroviario della storia italiana.

Il castello

A dominare il centro storico di Balvano è il castello normanno. Dell’antico maniero, che sorge sullo sperone di una roccia, non restano visibili che due torri-vedetta dell’impianto originario. Il sisma del 1980 ha causato ingenti danni al castello, che ha subito diversi crolli.

Il convento di Sant’Antonio

Il convento di Sant’Antonio fu costruito poco fuori dal paese dai frati minori osservanti. I recenti lavori di restauro hanno portato alla luce l’antica cripta che giaceva sepolta sotto il pavimento della chiesa, e chiusa dopo l’entrata in vigore dell’editto di Saint-Cloud nel 1806. Il chiostro del convento è interamente decorato da un ciclo pittorico, costituito da 24 lunette che raffigurano episodi della vita di San Antonio, patrono di Balvano. Nei fregi inferiori sono illustrati i santi francescani più venerati. La volta a crociera del chiostro è dipinta con episodi della vita di San Francesco e con episodi del Vecchio e del Nuovo testamento.

La Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli

Poco distante dal paese sorge la Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, costruita insieme ad un convento ad essa adiacente. Di essa oggi ci rimane ben poco: in piedi c’è ancora il campanile, anche se lesionato, alcuni ambienti del convento, e parte della parete sinistra della chiesa. All’interno vi era un dipinto murale raffigurante la Madonna con i santi, che ora si trova nel convento di Sant’Antonio. Sono andati perduti l’alzata di altare e il portone esterno in legno.

I palazzi signorili

Nel centro del paese vi sono alcuni interessanti palazzi signorili. Fra questi merita di essere ricordato il Palazzo Laspro, appartenuto all’omonima famiglia aristocratica, della quale fece parte l’arcivescovo Valerio Laspro, noto per le sue posizioni antiunitarie. Il palazzo, che ha ospitato il re Vittorio Emanuele II, la regina Margherita, Francesco Saverio Nitti, ha subito dei danni in seguito all’ultimo evento sismico ed è stato in seguito oggetto di un intervento di restauro.

Fra gli altri palazzi signorili di Balvano va ricordato il Palazzo Lenzi, con al suo interno quattordici stanze, saloni, bagni ed accessori.

http://www.comune.balvano.pz.it/

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