CENTRO DI RICERCA PER LO STUDIO DEL PENSIERO MERIDIONALISTICO

Sulle orme del lungo Ottocento meridionale

Ferdinando I

Ferdinando di Borbone nacque a Napoli – il primo sovrano della casata dei Borbone a nascere nel Regno di Napoli – il 12 gennaio 1751, terzogenito di Carlo e della principessa Maria Amalia di Sassonia.

Inizialmente destinato alla carriera ecclesiastica, una serie di casualità gli permise di salire al trono. L’investitura avvenne nel 1759 quando il padre fu chiamato a succedere al fratellastro Ferdinando VI sul trono di Spagna. Avendo appena otto anni, venne affiancato da un Consiglio di reggenza, guidato da Bernardo Tanucci e da Domenico Cattaneo.

Nel 1768 sposò l’arciduchessa Maria Carolina d’Asburgo Lorena, figlia di Maria Teresa, e sorella di Maria Antonietta, regina di Francia; la coppia ebbe ben diciotto figli, nove dei quali morti in tenera età.

Allo scoppio della Rivoluzione francese, decise di prender parte alla prima coalizione antifrancese, mentre all’interno del Regno soffocava i primi sentimenti giacobini. Nel 1799 decise di attaccare i francesi che occupavano Roma, ma venne sconfitto e fu costretto a lasciare Napoli, dove i francesi vi proclamarono la Repubblica napoletana. Nello stesso anno, però, grazie ad un’azione combinata di marina inglese e di sanfedisti, i francesi furono costretti a lasciare Napoli. Ferdinando poté tornare a Napoli ed avviare una violenta restaurazione, che portò alla morte molti intellettuali vicino alle idee giacobine.

Riprese le ostilità con Napoleone, nel 1806 fu costretto nuovamente a lasciare Napoli e a vivere in esilio in Sicilia per i successivi dieci anni. Sarà solo il congresso di Vienna a restituirgli il trono.

Nel 1820, in seguito allo scoppio dei moti carbonari, fu costretto a concedere la costituzione.

Morì a Napoli il 4 gennaio 1825.

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