CENTRO DI RICERCA PER LO STUDIO DEL PENSIERO MERIDIONALISTICO

Sulle orme del lungo Ottocento meridionale

Garaguso

La storia

Gli scavi archeologici condotti nel territorio della località di Garaguso hanno fatto supporre che il territorio fosse abitato fin dall’età preistorica: sono stati portati alla luce, infatti, diversi reperti archeologici, di età antica e di età greca, che oggi sono conservati presso il Museo archeologico provinciale di Potenza. Tra i reperti ivi conservati e provenienti da Garaguso va ricordato il cosiddetto “tempietto di Garaguso”: si tratta di un piccolo tempio in scala, venuto alla luce insieme ad una dea seduta; entrambe le composizioni sono databili alla metà del V secolo a.C.

Testimonianze della storia di Garaguso si hanno, però, solo in epoca normanna: nel “catalogo dei baroni” viene infatti nominato un certo Adam de Garagusa, mentre in una bolla del 1064 il paese viene incluso nella giurisdizione del vescovo di Tricarico. In epoca feudale appartenne ad esponenti della famiglia dei Sanseverino e, successivamente, dei Poderico, della Casa di Palo ed infine dei Revertera di Salandra, che lo ricostruirono dopo il terremoto del 1694 che lo distrusse completamente. La famiglia dei Revertera mantenne la giurisdizione su Garaguso fino all’eversione della feudalità.

All’indomani dell’Unità il paese fu saccheggiato e conquistato dalle truppe brigantesche guidate da Carmine Crocco e dal generale catalano José Borjes.

Il Palazzo Revertera

Il Palazzo dei duchi Revertera è il fulcro dell’abitato: costruito dal duca Francesco III Revertera e dal figlio Niccolò Ippolito a scopo venatorio, divenne il polo della ricostruzione del nuovo borgo di Garaguso, distrutto dal terremoto del 1694.

Il palazzo presenta una pianta rettangolare e si staglia su due livelli: il piano terra ospitava le stalle, mentre il primo piano ospitava le stanze dei duchi; altri ambienti sotterranei erano scavati nella roccia. La facciata è adornata da un portale sormontato dallo stemma ducale della famiglia Revertera.

Una leggenda popolare, legata al nome del palazzo, dice che nei giorni ventosi è possibile udire le voci lamentose dei duchi che chiamano il loro figlio, scomparso tre secoli fa in un giorno di festa e mai più ritrovato. https://www.fondoambiente.it/luoghi/palazzo-revertera-

La Chiesa di San Nicola di Myra

La chiesa di San Nicola di Myra venne realizzata nel 1761 sulle rovine di un tempio crollato nel terremoto del 1694. Presenta un impianto a due navate, con una centrale e una laterale. Due arcate separano la navate centrale da quella laterale, che termina con un altare dedicato al patrono di Garaguso, San Gaudenzio. Qui, lateralmente, si apre uno spazio che conserva tracce di dipinti murari appartenenti alla chiesa originaria. Sempre sulla navata laterale si affacciano le porte che recano ai locali della sagrestia. Nella navata centrale è conservata una Assunzione della Vergine dipinta da fra’ Deodato da Tolve.

http://www.comune.garaguso.mt.it/cgaraguso/home.jsp

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