CENTRO DI RICERCA PER LO STUDIO DEL PENSIERO MERIDIONALISTICO

Sulle orme del lungo Ottocento meridionale

Muro Lucano

La storia

Nei pressi dell’odierno borgo di Muro Lucano sorgeva l’antica città romana di Numistro, presso la quale si combatté, nel 210 a.C., la battaglia tra Annibale e Marcello.

L’origine dell’odierna Muro risale al IX secolo, quando nacque il nucleo originario di Pianello. Gli abitanti di Pianello fortificarono la città con cinta muraria per salvaguardarsi da possibili attacchi nemici; tuttavia, l’afflusso continuo di popolazioni che non potevano essere contenute all’interno delle antiche mura diede avvio alla costruzione di nuovi abitati al di fuori di Pianello: si sviluppò, così, il paese di Muro.

Dopo la denominazione sveva, durante la quale il castello fu elevato a fortezza reale, Muro si espanse durante la dominazione angioina, i quali ampliarono e riedificarono il castello.

Durante l’epoca feudale, il castello fu residenza di diverse famiglie, quali gli Orsini, che come feudatari esercitarono un’importante e durevole influenza sulla popolazione cittadina.

Dopo l’Unità d’Italia il paese fu attaccato, nel novembre 1861, dalle bande brigantesche di Crocco, che furono costrette a lasciare il paese a causa della strenua e valorosa resistenza degli abitanti.

Il castello

Il castello di Muro Lucano fu edificato dai Longobardi nel IX secolo, quando si andava costituendo il nucleo più antico dell’abitato, il borgo di Pianello. La storia del castello, per questo motivo, è strettamente legata a quella del suo paese.

Al XV secolo risalgono i primi lavori di modificazione e implementazione del vecchio castello, con la costruzione di due nuovi torri e del ponte levatoio.

Nuovi interventi di restauro dell’antico maniero vennero effettuati dopo il terremoto del 1694, che danneggiò gravemente il castello.

Il castello, venduto dopo l’abolizione dei diritti feudali, ha subito gli ultimi interventi di restauro all’indomani del terremoto del 1980: tali interventi hanno comportato il ripristino delle mura, degli ambienti interni, delle scuderie e della parte originaria altomedievale.

L’attuale conformazione strutturale del castello testimonia i vari e numerosi interventi che si sono susseguiti nel corso dei secoli.

http://www.ledimoredelquartetto.eu/portfolio/castello-di-muro-lucano-muro-lucano-pz/

La Concattedrale di San Nicola

Attigua al castello è la concattedrale di San Nicola. Gli ultimi lavori di restauro, avviati all’indomani del sisma del 23 novembre 1980 e completati solo 37 anni dopo, con la riapertura al pubblico del luogo di culto, hanno permesso alla Soprintendenza di studiare ed evidenziare le varie fasi evolutive della chiesa.

L’origine della primitiva cattedrale si fa risalire al 1099. Dallo scavo sono emersi i resti di un impianto basicale del XII secolo a tre navate, con cripta nella zona absidale, corrispondente all’attuale transetto.

In seguito al terremoto del 1694 furono avviati lavori di consolidamento della struttura. Nel corso del Settecento si decise di modificare completamente la struttura originaria della cattedrale: la cappella utilizzata per le sepolture, ampliata, divenne la nuova navata, mentre l’aula unica divenne il nuovo transetto. I lavori proseguirono con l’installazione di nuove coperture, nonché di diverse decorazioni di tipo barocco.

Un incendio sul finire del XIX secolo danneggiò nuovamente la cattedrale, ed in seguito ai nuovi interventi di riammodernamento ottenne la sua attuale conformazione: impianto a croce latina, con sacrestia, due cappelle disposte simmetricamente alle spalle del transetto, una cappella a destra e torre campanaria.

All’interno si possono ammirare alcune pregevoli tele, come quella dedicata alla Madonna del Rosario e impropriamente chiamata Quadro della regine Giovanna, nonché un crocifisso in legno policromo dorato del XVI secolo e alcune statue in terracotta.

Il sentiero delle ripe

Il paese di Muro Lucano è legato alla figura di San Gerardo Maiella, protettore della Basilicata, e qui nato nel 1726. Nella località di Pianello, borgo medievale da cui ha avuto origine e sviluppo il paese di Muro, è ancora oggi visitabile la casa natale del santo.

Alla figura di San Gerardo è poi legato il “percorso gerardino”, un percorso storico, religioso e culturale, che si snoda lungo i luoghi del santo.

Parte di questo percorso si sviluppa lungo il “sentiero delle ripe”, che collega Pianello alla frazione di Capodigiano, dove il santo si recava presso la chiesa lì presente a pregare la Madonna col bambino. Il sentiero è la strada più antica di Muro ed è stata realizzata intorno all’anno 1000. Lungo il percorso, di circa un chilometro, si incontrano cavità naturali, gradoni ricavati sul banco roccioso, un ponte in stile romanico, i ruderi di opifici medievali (cinque mulini e una gualchiera), una fontana medievale.

Il percorso fu praticato fino agli inizi del ‘900, quando la costruzione del ponte del Pianello, sovrastante il sentiero, costrinse ad abbandonare il sentiero, particolarmente pericoloso. Al luogo sono legate anche alcune opere di archeologia industriale volute da Francesco Saverio Nitti.

Dal 2018 il “sentiero delle ripe” è stato iscritto tra i luoghi del cuore del FAI.

https://www.fondoambiente.it/luoghi/sentiero-delle-ripe?ldc

Il Museo Archeologico Nazionale

Presso i locali dell’ex seminario vescovile ha sede il Museo Archeologico Nazionale di Muro Lucano, che ospita attestazioni del territorio della Basilicata nord-occidentale.

Il percorso di visita si articola in diverse sezioni, seguendo un criterio di tipo cronologico. Vi è anche un’altra sezione dedicata, invece, al mestiere dell’archeologo e ai suoi strumenti di lavoro.

https://www.beniculturali.it/mibac/opencms/MiBAC/sito-MiBAC/Luogo/MibacUnif/Luoghi-della-Cultura/visualizza_asset.html?id=155174&pagename=157031

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