CENTRO DI RICERCA PER LO STUDIO DEL PENSIERO MERIDIONALISTICO

Sulle orme del lungo Ottocento meridionale

Ninco Nanco

Giuseppe Nicola Summa, detto “Ninco Nanco”, nacque ad Avigliano il 12 aprile 1883 da Domenico e Anna Coviello. Cresciuto in un ambiente disagiato, all’età di 23 anni si rese protagonista di un omicidio, per il quale venne condannato a dieci anni di prigionia. Condotto nel carcere di Ponza, vi riuscì ad evadere nell’agosto 1860, tentando di arruolarsi nell’esercito di Garibaldi per poter ricevere l’amnistia, ma fu scartato. Tentò anche, invano, di arruolarsi nella Guardia Nazionale di Avigliano.

Costretto alla fuga, nel gennaio 1861 entrò in contatto con la banda brigantesca di Carmine Crocco, di cui divenne uno dei più fidati luogotenenti. Insieme a Crocco si rese protagonista, infatti, di alcune delle più violenti azioni della guerra del brigantaggio.

L’attività di Ninco Nanco iniziò a perdere colpi l’8 febbraio 1864, quando la sua banda fu decimata presso Avigliano. Circa un mese dopo, il 13 marzo, fu braccato, insieme ad altri tre componenti della sua banda, presso Lagopesole. I tre furono poi giustiziati il giorno stesso presso Frusci, frazione di Avigliano.

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