CENTRO DI RICERCA PER LO STUDIO DEL PENSIERO MERIDIONALISTICO

Sulle orme del lungo Ottocento meridionale

Sessa Aurunca

La storia

L’antica Suessa, alle pendici del vulcano Roccamonfina, è sorta nel luogo di un antico insediamento degli Aurunci, popolazione italica preromana, che, dopo le guerre del II secolo a.C., fu colonizzata da Roma, che la incluse nel suo vasto sistema di potere. Suessa fu patria del poeta satirico Caio Lucilio. Sono evidenti i segni del suo glorioso passato romano, che testimoniano quanto fosse fiorente e rigogliosa questa cittadina, posta al centro della tanto celebrata Campania Felix dei Romani.

Il Criptoportico, di età tiberiana, il Teatro, di età augustea, i resti della cinta muraria e della strada, diramazione interna dell’Appia, e le numerose epigrafi, sono solo alcuni esempi di questo importante retaggio.

Con l’invasione dei Visigoti e dei Vandali, Suessa fu abbandonata, ritornando a nuova vita solo al tempo dei Longobardi, che la inclusero nel Ducato di Benevento, prima, e nella Contea di Capua, dopo. Sotto i Normanni fu data in feudo alla famiglia dell’Aquila, a cui seguì una lunga sequela di altre famiglie feudatarie, intervallate di tanto in tanto con un ritorno di Sessa al dominio regio. Patria del giurista medievale Taddeo da Sessa, la città fu feudo di Filippo d’Angiò, Principe di Taranto, dei Gaetani, dei del Balzo e dei Marzano, che la mantennero, col titolo ducale, fino al tempo del Re Ladislao di Durazzo, che li privò del feudo per infedeltà. La riottennero sotto gli Aragona, ma, ancora una volta, ne furono privati, quando Marino Marzano, Duca di Sessa, uno dei capi della celeberrima Congiura dei Baroni, cospirò contro Re Ferrante I, che lo fece imprigionare nel 1466, confiscandogli tutti i beni, compresa la città di Sessa. Il gruppo di sbandieratori “Marino Marzano” di Sessa Aurunca si esibisce periodicamente, rievocando il dominio dei Marzano su Sessa al tempo degli Aragonesi.

http://www.sbandieratorimarzano.com

Nel 1507 Ferdinando Il Cattolico concesse il Ducato di Sessa a Consalvo Fernández de Córdoba, il celebre Gran Capitan della conquista spagnola del Regno di Napoli, in remunerazione delle sue vittorie sui Francesi a Cerignola e sul Garigliano.

Durante la rivolta di Masaniello del 1647, a Sessa fu protagonista un certo Domenico Colessa, detto Papone, che capeggiò una rivolta antispagnola in Terra di lavoro, autoproclamandosi Capitano della Repubblica Napoletana, e che riuscì a impegnare notevolmente le truppe spagnole, prima di essere costretto alla fuga.

Il 26 ottobre del 1860, in una delle giornate risorgimentali definite come Battaglia del Volturno, si combatté anche nelle campagne di Sessa Aurunca, tra le frazioni di Gusti e Cascano. L’esercito borbonico fu sconfitto dai soldati piemontesi e Re Vittorio Emanuele II fece ingresso trionfale a Sessa, dove prese alloggio al Casino Struffi.

Le Chiese

Numerosi sono le chiese di Sessa Aurunca di particolare rilevanza artistica. Prima fra esse la Cattedrale di San Pietro, uno dei maggiori esempi di architettura romanica in Campania, con un bellissimo pavimento a mosaico cosmatesco e un elegante pulpito del XIII secolo; il Convento delle Clarisse e l’annessa Chiesa di Santo Stefano, con elementi superstiti del periodo gotico; la Chiesa di Sant’Agostino, ricostruita nel ‘700 dall’architetto Ferdinando Sanfelice; la Chiesa di Sant’Anna e quella di San Giovanni de Platea, con la sua facciata tardo barocca. Un po’ fuori dal centro abitato invece, si segnala l’Annunziata, opera di Domenico Antonio Vaccaro.

Il Sedile

il Sedile di San Matteo, unico superstite di altri quattro sedili, testimonia il tempo in cui la città di Sessa, tornando al Demanio Regio, veniva amministrata da una assemblea di nobili locali, che si riunivano in luoghi appunto detti Sedili (o Seggi).

Il castello ducale

Il Castello Ducale, oggetto di recenti restauri conservativi, domina dall’alto con la sua imponenza e l’austerità delle sue forme. Eleganti le bifore del mastio e la corte interna col giardino di agrumi. Durante le feste natalizie all’interno del castello ducale si organizzano mercatini di artigianato e gastronomie locali, mentre nel mese di agosto, nella piazza antistante si ripropone il Sessa jazz&wine, manifestazione musicale ed enogastronomica di grande successo, così come la festa in costume medievale del Gran Torneo dei Quartieri, ormai consolidata nel calendario ludico di Sessa Aurunca, con corteo storico, tiro alla balestra e giostra del Palio.

http://sessajazz.blogspot.it

http://www.grantorneodeiquartieri.it

Eventi e manifestazioni

Molte sono le manifestazioni legate alla tradizione religiosa: durante la Settimana Santa, si svolgono, per le vie cittadine del centro storico, accompagnate dal canto del Miserere, le suggestive processioni statuarie e quelle degli “incappucciati”. A Natale, invece, si rinnova ogni anno il “Putipù”, con musiche della tradizione natalizia, suonate con strumenti folkloristici. L’intero territorio di Sessa Aurunca è inoltre rinomato per la produzione di mozzarella bufala D.O.P.

http://www.prolocosessaaurunca.it

https://solocasertaeventiesagre.blogspot.it/2014/08/sessa-jazz-2014-sessa-aurunca.html

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