CENTRO DI RICERCA PER LO STUDIO DEL PENSIERO MERIDIONALISTICO

Sulle orme del lungo Ottocento meridionale

Trivigno

La storia

Non esistono notizie certe rispetto all’origine di Trivigno. I primi documenti che ne attestano l’esistenza sono di origine medievale, nei quali si fa riferimento al paese di “Trivinea”. Dopo aver partecipato alla rivolta dei ghibellini della seconda metà del XIII secolo fu casale di Albano. Nel corso del XIV secolo il paese rimase a lungo spopolato, mentre nel XVI secolo, sotto la dominazione angioina, fu ceduta al conte di Potenza, Antonio De Guevara, che ne possedette il feudo fino al 1569. Successivamente passò alla famiglia Cosso e alla famiglia Carafa, sotto i quali conobbe un intenso ripopolamento sul finire del Cinquecento. Ai Carafa subentrarono, successivamente, i Pasca, che ottennero il titolo di marchesi nella seconda metà del XVII secolo. Tornò, quindi, ai Carafa, che la tennero fino all’abolizione della feudalità.

Nel 1861, dopo l’ingresso nel regno d’Italia, Trivigno, come molti paesi del Mezzogiorno e della Basilicata, subì la reazione delle bande brigantesche, venendo saccheggiata dalle bande del brigante Carmine Crocco.

La Chiesa di San Pietro

La Chiesa Madre di Trivigno, intitolata a San Pietro apostolo, risale agli inizi del XVII secolo. La chiesa subì profonde trasformazioni strutturali nel 1741: in quell’anno venne modificata la facciata e si aggiunse un frontone in cui al centro è raffigurata la figura di San Pietro che regge con la mano destra la coppia di chiavi e con la sinistra il triregno. Sul lato destro della chiesa è posta la torre campanaria.

All’interno la chiesa conserva un altare barocco con decorazioni in ferro battuto e un organo in legno intagliato. Coevo all’organo è la cantoria, anch’essa in legno dorato; il prospetto è diviso in tre parti: la parte centrale è costituita da tre pannelli su cui sono dipinte le Virtù Teologali (Fede, Speranza, Carità); le due laterali sono divise in due riquadri in cui sono raffigurate le Virtù Cardinali (Giustizia, Fortezza, Temperanza, Prudenza).

Il transetto ospita l’Alta Maggiore in legno intagliato, scolpito e dipinto. Nel presbitero retrostante il transetto era collocato il coro; sulla parete di fondo absidata si apre una vetrata policroma che raffigura San Pietro.

Le chiese rupestri

Nel territorio di Trivigno sono sparse anche parecchie chiese rupestri. Fra queste va citata la chiesa di Santa Maria, in località San Leo, di origini benedettine e risalente ai primi decenni del Trecento: di essa restano soltanto alcuni ruderi.

http://www.prolocotrivigno.it/

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