CENTRO DI RICERCA PER LO STUDIO DEL PENSIERO MERIDIONALISTICO

Sulle orme del lungo Ottocento meridionale

Vaglio Basilicata

La storia

Le radici storiche di Vaglio sono molto antiche, come testimoniano le aree archeologiche che impreziosiscono il suo territorio e che testimoniano la presenza di insediamenti e comunità fin dall’età del bronzo.

L’attuale paese di Vaglio fu probabilmente fondato nel XII secolo a seguito del trasferimento in Basilicata di nuclei di popolazione originaria dell’Italia settentrionale giunti al seguito dei signori feudali in epoca normanna. In epoca feudale diverse famiglie si sono contese ed hanno ottenuto il feudo di Vaglio: fra i più importanti feudatari vanno ricordati gli Orsini e i Gravina.

Nel novembre 1861 le bande guidate da Crocco e Borjes, dopo essersi mosse da San Chirico, si diressero su Vaglio, presso il cui paese si accamparono. Il mattino del 16 novembre le truppe entrarono nel paese saccheggiandolo, nonostante la strenua difesa degli abitanti.

La Chiesa di San Pietro

Al centro del paese sorge la chiesa madre, dedicata a San Pietro, affiancata da un campanile. Il portale settecentesco è decorato dalle raffigurazioni dei Santi Pietro e Paolo, ed è sormontato dallo stemma del comune di Vaglio, raffigurante Ercole armato di clava e seduto su un leone. L’interno, a tre navate, è caratterizzato dalla presenza di diversi altari lignei e marmorei, oltre a numerose sculture, come quelle raffiguranti la Sacra Famiglia e la Madonna del Rosario attribuite ad Antonio Stabile. Alle spalle dell’altare maggiore si trova uno splendido coro ligneo. Di interesse sono anche l’organo settecentesco e la cantoria in legno scolpito, dipinto e dorato. Al di sotto dell’altare maggiore è custodito il corpo del santo patrono del paese, San Faustino Martire.

La Chiesa di San Donato

La chiesa di San Donato (o anche di Santa Maria di Nazareth) risale al XIV secolo, ed è caratterizzata da forme semplici. L’interno è costituito da due piccole navate, divise da un unico arco. Splendido il ciclo di affreschi che si dispiega sulle pareti della chiesa, i cui interventi pittorici si possono ascrivere ad un periodo compreso tra il XIV e il XVIII secolo. Fra le varie scene si scorge la raffigurazione di San Sabino, patrono di Canosa, la cui presenza si può spiegare con i rapporti che legavano la chiesa di San Donato al mondo pugliese: la stessa intitolazione a Santa Maria di Nazareth si riferisce agli arcivescovi che dalla Galilea si rifugiarono a Barletta, ove fondarono la chiesa di Santa Maria di Nazareth nel borgo di San Antonio, dalla quale dipendeva anche quella di Vaglio. Nell’arredo liturgico sono inclusi due altari lignei del XVIII secolo e due statue, anch’esse settecentesche, raffiguranti San Donato e la Madonna col Bambino.

Il convento di Sant’Antonio

Di interesse è anche il convento di Sant’Antonio, che secondo le fonti sarebbe stato fondato nel XIV secolo, che conserva al suo interno uno splendido affresco di Geronimo Todisco raffigurante la Madonna, Sant’Anna e il bambino Gesù.

Il Museo della Civiltà Rurale

Il Museo della Civiltà Rurale è costituito da un allestimento di circa 600 elementi appartenenti al contesto rurale di Vaglio nel periodo compreso tra il 1850 e il 1960. Attraverso l’esposizione museale si viene trasportati in un tempo passato, quasi rivivendolo, tra attrezzi di lavoro e abiti maschili e femminili dell’epoca. Particolarmente suggestivo è lo spazio in cui è stato riprodotto il tipico ambiente di un’abitazione rurale.

(https://www.beniculturali.it/mibac/opencms/MiBAC/sito-MiBAC/Luogo/MibacUnif/Luoghi-della-Cultura/visualizza_asset.html?id=151715&pagename=57)

Il Museo delle antiche genti di Lucania

Il Museo delle antiche genti della Lucania è stato fondato nel 2006, secondo la concezione del “museo diffuso” ed integra il percorso dei siti archeologici di Serra di Vaglio e di Rossano di Vaglio. Il museo è noto anche per la presenza di un ritratto attribuito a Leonardo, mentre i materiali dei siti archeologici si conservano specialmente presso il Museo archeologico nazionale di Potenza.

(https://www.beniculturali.it/mibac/opencms/MiBAC/sito-MiBAC/Luogo/MibacUnif/Luoghi-della-Cultura/visualizza_asset.html?id=154646&pagename=57)

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