In Irpinia sulle orme di De Sanctis
Era il 1874 quando si svolse in Italia una delle prime campagne elettorali di cui abbiamo testimonianza. Si votava quell’anno per il rinnovo della Camera dei Deputati. La Sinistra, divisa al suo interno tra Sinistra Storica e Sinistra Giovane, cercava il ribaltone, soprattutto nei collegi meridionali, per conquistare il governo del Paese che da 13 anni era saldamente in mano alla Destra Storica.
Francesco De Sanctis, critico letterario, ministro nei primi governi postunitari, esponente della Sinistra Giovane, decise di scendere in campo nel suo «collegio natio», quello di Lacedonia, in Alta Irpinia.
Il paesaggio, i paesi, l’«universo» sociale degli abitanti del luogo: sono questi i veri protagonisti di quel libro memorialistico in cui De Sanctis avrebbe raccontato la sua campagna elettorale, Un viaggio elettorale.
Quei piccoli paesi abbandonati dell’appennino meridionale per la prima volta venivano conosciuti dal grande pubblico. E oggi come allora conservano una storia originale per il visitatore che vuole conoscere il Mezzogiorno al di là di ogni stereotipo.
Per approfondire:
Il viaggio elettorale di De Sanctis
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